La formazione universitaria dello Psicologo è suddivisa in due fasi: la prima omogenea e di base, la seconda più specifica e di indirizzo.
Nella prima fase, oltre allo studio di tutte le materie inerenti la Psicologia, si acquisiscono conoscenze anche in ambito medico, sociologico, biologico, statistico ed informatico.
Nel corso della seconda fase si approfondisce la materia di studio dell’indirizzo scelto (Psicologia clinica, Psicologia Sociale e di Comunità, Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni, ecc.).
Il tirocinio, della durata di un anno, è effettuato con la supervisione di un tutor professionista iscritto all’Albo che vigila sulla formazione del neolaureato, lo accompagna e lo sostiene.
Anche durante il corso di laurea sono previsti periodi di collaborazione con strutture pubbliche o private: si tratta delle cosiddette “Attività Formative Pratiche” (A.F.P.).
L’ultima tappa è l’Esame di Stato che consente l’iscrizione all’Ordine e l’accesso alla professione.
Per accedere alle Aziende Sanitarie e ad Ospedali Pubblici occorre un’ulteriore specializzazione quadriennale.
Gli Psicologi, così formati, sono facilmente reperibili sia nei Servizi Sanitari, nelle Istituzioni pubbliche, sia in moltissimi studi professionali privati, capillarmente presenti sul territorio regionale e nazionale.