Questa è la storia di due lancette di un orologio, che per tutta la vita si rincorrevano e non riuscivano mai a stare insieme che per pochi secondi ogni ora. La lancetta lunga era ormai amareggiata. Non c’è la faceva più. Quando la incontrava le diceva per un secondo quello che provava, ma il tempo era veramente poco ed i baci avevano il sopravvento sulle parole. Poi via! Ognuno per la sua strada.Lui correva e lei, piano, piano. “Ti amo! Vorrei stare insieme con te, per sempre”.La loro vita era segnata dal tempo e sapevano che sarebbe stato così per sempre. Un giorno di sole, uno di quei giorni in cui non ti aspetti niente se non di correre dietro al tempo, com’era loro abitudine, successe l’incredibile.Una botta fortissima. Per un attimo la lancetta pensò di essere nel paradiso degli orologi. La botta era stata troppo forte. Lui non sentiva più il tempo, eppure cercava di seguirlo, di rincorrerlo, contava i secondi ma non riusciva a muoversi. “Che disperazione!” , pensò, “non poteva finire così! Che fine per una lancetta. E lei dov’era? ”Non la vedeva e non riusciva ad avvicinarsi a lei .Sì, ora la vedeva, sulle 14, ferma.Lei come stava ? La botta era stata forte e lui non riusciva più a correre verso di lei. Per tutta la vita, la sua era stata una corsa verso di lei per un attimo di amore e poi via di nuovo alla sua rincorsa. Adesso che sarebbe successo? Lei come stava? La botta era stata forte, ma per la prima volta nella sua vita incominciò a sentire l’odore dell’aria fresca.Il vetro era saltato. Insieme all’aria sentiva il calore del sole, era bello, ma lei dov’era?
E allora no! Non poteva finire così! Doveva trovare la forza per ripartire, l’ultimo sforzo per un amore eterno, l’ultimo sforzo per un abbraccio eterno, eterno come il tempo.
E allora ecco che, piano piano, scaldato dal sole, lui si muove . Il tempo, no! Non riusciva più a tenere il tempo, ma non gliene importava più niente.Non era importante. Eccolo sulle 11 e poi, piano piano, eccolo arrancare con tutte le forze.Lo sforzo era tremendo. Sembrava che tutto il mondo, tutto il tempo lo tirasse indietro.Non poteva fermarsi; La vedeva, era lì ferma sulle 14. Doveva farcela per lei. Per lui. Per loro.Eccolo che arriva sulle 13. Ormai è fatta, ma la forza se ne andava, non riusciva, ma doveva farcela. Eccolo lentamente avvicinarsi. Ora solo pochi secondi lo dividevano dal suo amore . Un ultimo sforzo ed ecco che, quando ormai aveva perso le speranza, ad un soffio, ad un secondo da lei, ecco che lei con un movimento violento si avvicinò verso di lui, un secondo ed eccoli vicini. Sì, vicini per sempre! Era un sogno, che ripagava una vita di momenti e di rimpianti, una fatica che solo l’amore può fare sopportare.
………………………..”Il danno signore è troppo grande, le consiglio di tenerlo come soprammobile. Si fidi di un esperto orologiaio” , diceva mentre, inspiegabilmente, faceva l’occhiolino al vecchio orologio con il vetro rotto!
RACCONTI DEL CUORE di Giovani Frenda edizioni Sovera Multimediale.