Si affacciò alla finestra ma lei non tornava.
Cosi l’uomo prese una sedia e si piantò davanti alla finestra.
Si affacciò alla finestra ma lei non tornava.
Passarono le settimane e l’uomo sempre più deciso piantonava la finestra.
Si affacciò alla finestra ma lei non tornava.
Passarono i mesi l’uomo decise di piantonarsi alla finestra solo durante il giorno,e la notte decise di concedersi un po’ di riposo,ma al mattino:
Si affacciò alla finestra ma lei non tornava.
Così decise di cominciare a fare un po’ di faccende di casa….sistemare gli scatoloni,levare la polvere e alla sera:
Si affacciò alla finestra ma lei non tornava.
Qualche giorno più tardi decise di far un po’ di legna,con l’inverno alle porte,era necessario un po’ di calore soprattutto nelle fredde notti polari. Acceso il fuoco:
Si affacciò alla finestra ma lei non tornava.
Arrivò la primavera,l’uomo mise lenzuola più leggere per il suo letto,spolverò il camino,e ridipinse quei muri scoloriti da ormai troppi anni. Poi:
Si affacciò alla finestra ma lei non tornava.
L’uomo aveva fatto tanta legna per l’inverno più di quella che gli era necessaria…così cominciò a scolpire delle statue,a costruire dei soprammobili,e nel frattempo:
Si affacciò alla finestra ma lei non tornava.
Arrivò l’estate,era il periodo delle brezza marina,dei grilli,delle cicale,l’uomo allora decise di uscire fuori casa,di levarsi le scarpe e di assaporare un po’ di brezza marina. Poi tornò a casa ricomincio a scolpire e:
Si affacciò alla finestra ma lei non tornava.
Le giornate trascorrevano veloci,l’uomo decise di andare al mare tutti i giorni,di farsi un bagno rinfrescante,di godersi una passeggiata alla sera,in compagnia della luce della luna e del canto delle cicale. Rientrato a casa:
Si affacciò alla finestra ma lei non tornava.
Cosi arrivò settembre…il crepuscolo del bel tempo….l’uomo era stanco affannato,aveva passeggiato,aveva raccolto conchiglie aveva sorseggiato del buon vino ed aveva camminato a piedi nudi nell’acqua salata per tanto,tanto tempo….rientrò a casa e:
Si affacciò alla finestra ma lei non tornava.
Il mattino seguente,l’uomo,come tutte le mattine,fece per riaffacciarsi alla finestra….ma nel mentre si avvicinava inciampò in un soprammobile che lui stesso aveva creato….e per la prima volta si accorse di tutte le cose che aveva fatto mentre aspettava che lei tornasse:ridipinto i muri,scolpito,creato soprammobili,collezionato conchiglie,assaporato la brezza marina,ascoltato il canto dei grilli e delle cicale nelle notti d’estate assaggiato del buon vino….allora prese un fagotto ci mise dentro tutte le sue cose,e scrisse su un foglietto di carta:
”Ti ho aspettato nel freddo inverno,ti ho atteso nella mite primavera e ti ho cercato nelle notti d’estate,ma lo stesso non sei tornata”
Posò il promemoria sulla sedia,si tolse le scarpe e uscì dalla porta……fatto qualche passo a piedi nudi si voltò indietro,guardò per un attimo quella casa,fece un sorriso,si girò nuovamente strinse forte la conchiglia che aveva nella mano destra,e mentre un fresco vento d’ottobre accarezzava la sua pelle ed una fine pioggia bagnava il suo viso,cominciò a camminare sereno nelle infinite radure senza mai voltarsi.