In una storia taoista, un uomo di mezz’età perde la testa. Si dimentica di tutto. La sera non ricorda più che cosa ha fatto durante il giorno, e l’indomani non ricorda più della sera prima. In casa dimentica di sedersi, per la strada di camminare. In ogni momento la sua mente cancella ciò che è successo un momento prima.
I suoi familiari sono disperati. Le provano tutte, medici, stregoni, sciamani, ma niente funziona. Alla fine viene Confucio e dice: “Io so di che si tratta, ho una medicina segreta. Lasciatemi solo con lui”. E così accade. La cura prende qualche tempo, e nessuno sa bene che cosa succede. Alla fine l’uomo è guarito e ricorda tutto.
È guarito, ma furioso: “Prima, quando dimenticavo ogni cosa, la mente era libera e pura. Ora è appesantita dai ricordi: decine di anni di vittorie e sconfitte, guadagni e perdite, piaceri e dolori. E i ricordi del passato mi riempiono di preoccupazioni per il futuro. Non potrei avere ancora un momento di dimenticanza?”.
Tratto da La forza della gentilezza, Piero Ferrucci